Cosa ci rende maschi e femmine? Qual è davvero la differenza tra i due sessi? Davvero si tratta solo dell’apparato riproduttivo? Davvero tutto si riduce solo a un pene e una vagina? Continuano a girarmi in testa queste domande mentre scorrono le sequenze di Una donna fantastica.
Sebastian Lelio non abbandona nemmeno per un attimo la protagonista. Le è sempre addosso con la camera. Ne mostra ogni minimo movimento, sussulto, incertezza. La mostra senza giudizio e senza pietà. Se non avessi saputo che Marina (Daniela Vega, straordinaria attrice e cantante) è un transessuale non avrei notato la differenza con una donna normale. Deve porsi la stessa domanda anche Lelio perché continua a farla specchiare ovunque, nelle vetrine, sulle auto lucidate come gioielli, ne centuplica la figura negli specchi e sintetizza il film in un’inquadratura in cui pone uno specchietto sul sesso di Marina in cui si riflette il suo volto. Il senso del film è tutto lì.
Marina lavora come cameriera a Santiago del Cile, è rispettata dalle colleghe e dalla sua responsabile e sembra una persona dignitosa che non chiede sconti e che si è sempre data da fare nella vita. Canta in un locale alla moda, prende lezioni di canto lirico, ha un compagno più grande di lei, Orlando (Francisco Reyes), una persona colta e rispettabile, un impresario del settore tessile, con cui ha una storia solida e con cui fa progetti per il futuro. Che ama e da cui è riamata.
È il compleanno di Marina. Festeggiano insieme in un ristorante. Orlando vuole portarla a fare un viaggio, alle cascate di Iguazu, al confine tra Brasile e Argentina, in un luogo in cui la natura è potente e quasi fantastica, proprio come Marina. Tornano a casa, fanno l’amore ma nottetempo Marina si rende conto che Orlando non sta bene. Cerca di portarlo in ospedale con difficoltà, lui cade mentre lei cerca di richiudere il loro cane in casa. Il prima possibile arrivano in ospedale. Ma lui non ce la fa.
Un transessuale è un essere umano che ad ogni passo, ad ogni sguardo – e per tutta la sua vita – è costretto ad una sorta di giustificazione, conferma o scusa per il suo non rientrare in una definizione compresa dalla società. È una persona che deve trattenere tutto il tempo anche il sospiro di sollievo che farebbe di fronte all’indifferenza. Marina non riesce nemmeno a vivere il lutto per la persona amata perché la sua condizione di transessuale, non quella di amante per il quale un uomo ha lasciato la sua famiglia borghese e perbene, le toglie il rispetto che si darebbe anche a un animale. Un’amante sarebbe tollerato. Un compagno di vita transessuale no.
Al vento sollevato dai figli e dalla ex moglie di Orlando che cercano di sbatterla a terra in tutti i modi – bella borghesia quella in cui si attende il momento di una sorta di vendetta dopo anni di rabbia non sfogata solo grazie al filtro paterno che ora non c’è più – si aggiunge anche l’azione dello Stato che fingendo di voler aver tutela della giovane età di Marina – sebbene la ragazza non sia minorenne ma abbia già ventisette anni – non fa altro che compiere l’ennesimo abuso nei suoi confronti. Che pena.
Marina vaga per le strade della sua città, per le periferie, per i grandi parchi, nei locali notturni cercando di trovare il modo di salutare Orlando o forse la vecchia sé, quella che poteva cedere, che pensava di non farcela, che aveva bisogno di lustrini e tacchi alti per sentirsi più forte. Ma questa nuova Marina è già forte come le cascate più grandi del mondo e questa sua voce pazzesca non riusciremo a buttarla giù nemmeno con tutto il vento del mondo.
Con me, questa volta è venuta l’amica dei viaggi e delle serate in cui ogni decisione veniva delegata (S: ‘Sai a che ora abbiamo il volo di rientro?’, M: ‘Non ne ho la più pallida idea ma qualcuno si muoverà.’), Marika.
Va contro vento Marina. Un film complesso, per me straordinario, che rappresenterà il Cile alla corsa per l'Oscar come miglior film straniero 2018. La mia meravigliosa amica Marika è venuta con me a vedere Una donna fantastica Una mujer fantastica Sebastián Lelio Lucky Red #3MarysEntertainment Daniela Vega Oficial Francisco Reyes
Geplaatst door Uanema op woensdag 25 oktober 2017