Quando hai amato tanto un film hai paura che venga toccato.
Un sequel, un prequel. Una riedizione.
La domanda parte spontanea: ‘Ma ce n’era veramente bisogno?’
Per fortuna, Danny Boyle resta Danny Boyle. Rischia, mantenendo lo stesso grandioso cast di Trainspotting (alcuni dei protagonisti del quale sono ancora più fighi di quanto non lo fossero già nel 1996) nel racconto di quello che è accaduto dopo.
Rent (Ewan McGregor), nel finale del primo strepitoso film, dopo aver fregato i suoi amici balordi , aveva promesso di cambiare. Ma non ci era sembrato molto convinto:
‘La verità è che sono cattivo. Ma questo cambierà. Io cambierò. È l’ultima volta che faccio una cosa come questa. Metto la testa a posto, vado avanti, rigo dritto e scelgo la vita. […] Tirando avanti, lontano dai guai, in attesa del giorno in cui morirai’, diceva.

Insomma, ci era sembrato che uno che corre così non ce la contasse giusta.
E T2 non fa altro che confermarci questa teoria.
Rent torna a casa perché ad Amsterdam ha provato a fare il bravo e ha fallito. Non è contento neanche Spud di vederlo. Le droghe sono storie vecchie ancora a portata di mano. Le strade di Edimburgo sono ancora le stesse in cui correva, così come la stessa è la casa di suo padre, in cui ritorna. Manca sua madre, morta anni prima, le hostess che promuovono la città all’uscita dell’aeroporto sono rumene e la mafia russa controlla le saune/bordello. Insomma tutto è lo stesso ma anche no.
E deve ancora affrontare Sick Boy (che, nel frattempo, si è dato alla cocaina e alle ragazzine) e Franco Begbie (che sta cercando di scappare da galera, dove non ha perso nemmeno un briciolo della sua aggressività).
È un film nostalgico T2. Continuamente strizza l’occhio allo spettatore, con flashback, sovrapposizioni di passato e presente, riproposizioni di location, personaggi e canzoni (anche solo accennate) che erano già parte del vecchio adorato Trainspotting.
Non ha la stessa forza del primo, perché quel montaggio, quelle facce, quella colonna sonora e quella rappresentazione di personaggi con cui non ci si poteva veramente identificare – perché il tradimento di un amico come Tommy non lo avremmo mai potuto tollerare e, soprattutto, siamo stati perseguitati per anni dal ricordo del corpo livido senza vita della piccola Dawn – hanno segnato un punto nella storia del cinema.
T2 non farà la storia come il primo. Ma chi se ne frega. A me è piaciuto perché mi sono lasciata portare. Perché come Renton e Sick Boy spiegano la vita a Veronika mostrandole i video delle partite del ’74 a me è capitato di spiegare il cinema insistendo su alcune inquadrature di quel diavolo di Trainspotting (1).

[E poi, nella scena del locale di Glasgow in cui cantano della Battaglia del Boyne del 1690, ero quasi in piedi a cantare con Mark.]

Qui il video del post anteprima con il mio migliore amico, ‘Bruschetta’, che nella vita, oltre a sopportarmi, fa il project manager per un’azienda IT.

T2 Trainspotting

Come potevo mancare 'T2 Trainspotting', il sequel del film di Danny Boyle del 1996? Con me è venuto Alberto <3 'Il mondo cambia e noi no'#T2Trainspotting #DannyBoyle #porno #IrvineWelsh #EwanMcGregor #JonnyLeeMiller #RobertCarlyle #EwenBremner #WarnerBrosItalia

تم نشره بواسطة ‏‎Uanema‎‏ في 3 مارس، 2017