Niagara Falls.
Un cubo, attorno, dentro, sopra e sotto al quale si compone e consuma tutta la storia.
Natalino Balasso e Fausto Russo Alesi sono rispettivamente un inventore sopra le righe, aspirante meteorologo, e un ‘pescatore’ di cadaveri.
Entrambi guardano il fiume, lì dove cade e diventa una cascata che è uno spettacolo da essere visto. O un palcoscenico.
Poi arriva lei, l’aspirante giornalista ventitreenne (una parola che non avevo mai scritto) interpretata da Camilla Nigro, e propone loro un’impresa che non si è mai vista.

Mi ha fatto sorridere guardare a  Smith & Wesson come a Vacis (regista) e Baricco (drammaturgo); me li vedevo con costumi improbabili fare quello che stanno facendo, ossia ‘inventare’ visioni come questo spettacolo, anche se da Novecento sono passati anni prima che Baricco scrivesse un’altra pièce per il regista di Settimo Torinese.
È uno spettacolo sulla volontà di lasciare un segno, è uno spettacolo sulla memoria, è uno spettacolo sulla vita.
Regia eccelsa (supportata anche dal lavoro di ‘scenofonia, illuminismi e stile’ del solito grande Roberto Tarasco), drammaturgia che non ti esce dalla testa.
Balasso e Russo Alesi sono due attori di grandissima esperienza (Balasso è conosciuto dai più per la tv mentre Russo Alesi, tra le altre cose, è uno dei fondatori della compagnia A.T.I.R. che opera a Milano – io non dimenticherò mai la sua interpretazione in Natura morta in un fosso di Serena Sinigaglia nel 2003).  Personalmente, a volte mi ha infastidito il timbro  alto e impostato della voce della Nigro, comunque molto brava a confrontarsi con tre attori affermati, dal momento che compare a un tratto nello spettacolo anche un’attrice storica di Settimo Teatro, Mariella Fabris, in un monologo che chiude le fila e mette i punti e che non poteva essere affidato ‘a quei due lì’.

Alla fine ciò che conta è sempre quello che ti resta di una storia così:
visioni della memoria della gente, i momenti importanti, tristi e felici o quelli più stupidi che non sono scivolati via, gli attimi che anche noi conserviamo per sempre…
Che tempo c’era quel giorno lì, voi ve lo ricordate?
La domanda: ‘Cosa mi perdo se muoio?’
La lista di risposte che ognuno di noi darebbe.
La lista di qualcun altro che ci è stata lasciata in eredità.
Le cose che facciamo ogni giorno per tenerli con noi dopo che sono andati via.