Londra, 1910. È davvero una donna quella che vediamo su una nuvola? Il cielo solitamente appartiene agli uccelli, agli angeli o a divinità che non vanno in giro vestite alla moda con cappotto, cappello, guanti e ombrello. Anche i piccoli Jane e Michael Banks, dalla finestra della loro casa del numero 17 del Viale dei Ciliegi, osservano a bocca aperta la discesa dell’elegante figura che poggia i piedi davanti l’uscio senza fare una piega, non prima di aver fatto spazzare via dal vento le altre governanti in attesa di un colloquio con il signor Banks. Eppure sembra che tutto il resto del mondo fosse già in attesa dell’arrivo – del ritorno? – di Mary Poppins:
“Vento dall’est, la nebbia è là, qualcosa di strano fra poco accadrà. Troppo difficile capire cos’è ma penso che un ospite arrivi per me”, canta Bert, lo spazzacamino che nei mesi estivi realizza disegni con i gessetti sul pavimento davanti al parco. Mary Poppins non è qui per l’inserzione del signor Banks ma per la richiesta dei suoi figli che questi credeva di aver gettato via. E l’arrivo di Mary cambierà non solo la vita dei bambini ma di tutta la loro famiglia e della piccola comunità che gli vive intorno. Così racconta Mary Poppins, il film che fece incetta di nomination e premi Oscar nel 1965 e per il quale Walt Disney corteggiò per vent’anni la sua creatrice, la scrittrice per bambini (e donna da molte sfaccettature) Pamela Lyndon Travers che nel 1934 aveva pubblicato il primo ‘libro per bambini e non’con protagonista la favolosa governante dei piccoli Banks. La stessa storia è ripercorsa nel musical in scena fino al 31 dicembre al Teatro Nazionale di Milano in cui il racconto non perde nulla della sua magia grazie a ventisei attori straordinari e un’orchestra dal vivo composta da ben tredici elementi. Se non l’avete già fatto, potete vivere l’emozione di essere a pochi passi da Mary, giusto in tempo per prepararvi ad una nuova storia, Il ritorno di Mary Poppins, attesissimo sequel della Disney nelle sale a partire da Natale, in cui si spera si recuperino parte delle avventure escluse dalla prima pellicola. Infatti la storia di Mary non si riduce a ciò che è presente nel film in cui si da molto spazio al rapporto tra il Signor Banks e i suoi figli. Per saperne di più, recuperate la visione di Saving Mr. Banks, film del 2013, in cui si parla della realizzazione della pellicola con l’incontro tra Walt Disney (Tom Hanks) e la scrittrice (Emma Thomson) che cedette con pochissima voglia alle animazioni e ai canti presenti nella produzione disneyana. Le differenze tra gli otto libri e il film sono tante: nei primi, i piccoli Banks arrivano ad essere cinque, nel secondo sono due; la signora Banks si occupa dell’organizzazione della casa e Mary Poppins si ripresenterà (tornerà tre volte in tutto) nei momenti di difficoltà, mentre gli sceneggiatori pensarono che fosse meglio renderla una suffragetta per motivare il bisogno di una governante (nel prossimo film sarà Jane a occuparsi di politica) e, nel film, non c’è traccia del tuttofare dormiglione, Robertston Ay e della sua pazzesca storia, così come di moltissimi altri personaggi che hanno rapito il cuore dei piccoli e grandi lettori. Ma soprattutto Mary Poppins è molto più autoritaria, quasi militaresca e risulta tanto più dolce con le fattezze di Julie Andrews, ben più graziosa della bambola olandese con il naso a punta a cui si era ispirata la piccola Travers, la quale, comunque, è sulla pagina scritta persino più vanitosa e alla moda e non perde occasione di specchiarsi e rimirarsi con orgoglio. Inoltre, tutta la magia che si muove attorno a lei sembra un segreto che Mary nega anche di fronte all’evidenza. Mary Poppins resta comunque una figura modernissima, indipendente, dedita al dovere, autoritaria e capace di confrontarsi, da pari, con banchieri e con lattanti, maschi e femmine, animali e divinità, di ballare con spazzacamini e generali, apprezzare lo straordinario e il quotidiano, sistemare le cose quasi disprezzando il grazie ma conservandolo per sempre con cura, in silenzio, negando l’ovvietà e mantenendo il mistero del suo essere fantastica. Non sappiamo quali delle tantissime avventure dei libri saranno presenti nel prossimo film ma Mary tornerà ancora una volta dai Banks, dopo più di vent’anni (nei suoi panni Emily Blunt e nel cast molte figure del vecchio film) per sollevare dal dolore e ricordare ancora una volta quanto sia preziosa, nonostante tutto, la meraviglia.

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