Mamma mia – Ci risiamo!

Ve la ricordate Kalokairi? L’isola greca è ancora splendida come l’avevamo lasciata nel 2008 e sembra ancora essere il luogo perfetto in cui sposarsi, innamorarsi, far crescere un figlio, stringere amicizie che dureranno per sempre, mettere su un gruppo musicale, ristrutturare una casa, progettare, sognare. E forse anche soffrire e curare la pena.
Sophie Sheridan (Amanda Seyfried) è cresciuta. Con l’aiuto e il sostegno di tutti quelli che hanno  amato sua madre Donna (Meryl Streep) sta cercando di realizzarne il sogno ristrutturando il b&b Bella Donna facendone un meraviglioso Hotel. In questo percorso, saranno in molti a tornare sull’isola e molti saranno anche i ricordi e i racconti che torneranno alla luce. Finalmente la domanda ‘Ma come è cominciato tutto questo?’ avrà risposta nel nostro muoverci tra il presente e il passato, inseguendo la giovane Donna (Lily James) dalla Londra del 1979 a Kalokairi, passando per Parigi.

Per il sequel/prequel di Mamma mia!, Mamma mia – Here we go again!, la Universal passa dalla regia di Phylippa Lloyd (che resta però tra i produttori del film tra moltissimi altri tra cui compare anche Tom Hanks) a Ol Parker (sceneggiatore di una serie di film molto simile a Mamma mia!, Marigold Hotel, altrettanto esotica, corale, rassicurante e colorata). Raccoglie il cast precedente a cui aggiunge Cher, Andy Garcia e i nuovi ‘gggiovani’ tra cui Lily James (più grande e nota degli altri grazie alla serie Downton Abbey e al ruolo di Cenerentola nel live action Disney; nei panni di Donna), Jessica Keenan Wynn (eccelsa attrice di musical, erede di un talento familiare, nel ruolo di Tanya), Alexa Davies (giovanissima interprete della tv inglese, qui come Rosie) e i bellissimi Jeremy Irvine (il ragazzino di War Horse di Spielberg, ultimamente in Stonewall  di Roland Emmerich; come Sam), Hugh Skinner (noto per Les Misérables, qui nelle vesti di Harry), Josh Dylan (che aveva recitato in un ruolo minore in Allied – Un’ombra nascosta, in Mamma mia 2 come giovane Bill) e non fa altro che replicare quanto già fatto, ossia rassicurarci sulla vita e il lieto fine e il ritorno del colore anche dopo una terribile tempesta. Personalmente, nonostante sia abbastanza una novizia nell’apprezzamento del genere musical (sono stata fuorviata da un fratello che cambiava canale quando i protagonisti iniziavano a cantare – dice lui, per imbarazzo – anche nei film Disney) non sono rimasta insoddisfatta dal film, forse perché le mie pretese non erano poi così alte, nonostante il livello del primo Mamma mia! fosse ottimo. Mamma mia – Ci risiamo! è molto più corale del racconto precedente, con figuranti di ogni età e possibilità fisica (nel senso che ci sono figuranti in carrozzina) e un livello più alto (grazie anche alle disponibilità tecniche del giorno d’oggi) di montaggio e scelta di posizionamento della macchina da presa (ad esempio, i giochi tra gli specchi per far comunicare mondi distanti). Una nota solo per la scelta del cast ‘giovane’, composto da nomi e facce quasi del tutto sconosciute, non così note come quelle del film del 2008 che facevano battere il cuore anche solo a leggerli in locandina. Credo che la volontà fosse quella di privilegiare un phisique du role che non li rendesse (sia i pretendenti che le amiche di Donna) tanto distanti dalla versione adulta di se stessi e, soprattutto, premiare le capacità canore che di sicuro questa nuova generazione di prescelti possiede. Per quanto riguarda, invece, ‘gli anziani’ c’è da scrivere che l’autoironia è sicuramente un fattore che li ha resi ancora più vicini allo spettatore. Aggiungo che, in un clima del genere, si perdonano anche le incongruenze narrative e a una diva come Cher gli ingressi in scena narrativamente improbabili, così come la telefonatissima intonazione di Fernando (oltre che un’età apparente minore delle attrici ventenni presenti nel cast). Con tutto questo scintillio, mica possiamo avere tutto!

[La location del film, se volete pensarci per le vacanze estive, è Lissa, a due ore di traghetto da Spalato. E si trova in Croazia, non in Grecia].

In ogni caso, all’anteprima sono andata con un mio carissimo amico espertissimo di quasi ogni cosa ma in particolare di nord Europa, televisione e Non è la Rai. Grazie mille Andrea.