Il rumore delle lancette di un orologio di palazzo, lo stridore delle ruote di una carrozza sul selciato che va verso il potere, lo sbattere dei corpi stretti sulla vettura. Il rumore della cucina al suo risveglio, dei tacchi delle scarpe nei lunghissimi corridoi, del parquet sotto quei passi, della stoffa degli abiti da donna strusciati per terra. Delle unghiette dei conigli in una gabbia, del pennello del cipria su un viso, degli spari in cortile, delle risa sguaiate oltre le porte. Il suono. Yorgos Lanthimos ha colpito prima la mia capacità di sentire. Poi tutto il resto. La favorita racconta la rivalità tra Sarah Churchill, detta Lady Marlborough (interpretata da Rachel Weisz), e la sua – appena arrivata a corte – cugina Abigail Masham (Emma Stone) per il ruolo, appunto, di favorita alla corte della regina Anna (una straordinaria Olivia Colman), sovrana d’Inghilterra nel 1706, assolutamente incapace nella gestione del regno e della sua stessa persona e tendente alla depressione, tutte caratteristiche di cui si approfitta la sua ‘migliore amica’ Lady Marlborough, vera amministratrice del potere reale grazie al quale favorisce il Primo Ministro whig Sidney Godolphin e suo marito, impegnato nella lunga guerra di successione spagnola. Abigail è una nobile decaduta che è stata ceduta 15enne da suo padre per una perdita a carte ed è disposta a tutto pur di migliorare la sua condizione. Lady Marlborough la lascia fare perché ha bisogno di qualcuno che l’aiuti alle prese con il costante e totalizzante bisogno di attenzioni della Regina finché non si rende conto che la sua stessa posizione potrebbe essere messa a rischio da una nuova ‘amicizia’. Film maestoso, iperbolico, in cui tutto è eccessivo (per questo, ho apprezzato anche la faccia ‘molle’ e la recitazione sempre caricatissima di Emma Stone che solitamente trovo poco cinematografica) e le donne le fanno da padrone in contrasto soprattutto rispetto a un altro racconto di regine contemporaneo (Maria Regina di Scozia di Josie Rourke). Gli uomini accettano di partire, strepitano ottenendo poco, adottano oche da corsa. Lanthimos realizza un racconto eccelso sul potere e i legami, sul compromesso, la verità e quello che si è disposti ad accettare pur di avere qualcuno accanto. Racconta donne che mi spaventano perché non sembrano avere paura di niente. E quando il gioco finisce, perché il dolore lo supera, il volto dell’attore torna reale.
E fa incetta di premi.
Uno dei film più belli dell’anno, anche secondo la mia amica Sakura Go. Parola chiave GIRL POWER. Fatevi un piacere: andate a vederlo. The Favourite Emmastone Rachel Weisz Online 20th Century Fox Yorgos Lanthimos Element Pictures #
Geplaatst door Uanema op Woensdag 23 januari 2019