5 eroi uniti per salvare il mondo.
Superman (Henry Cavill) è morto. Sembra si sia portato qualcosa con sé. Qualcosa che ha a che fare con il colore, per esempio. Il mondo (ma prima di tutto il mondo, Lois – Amy Adams – e Martha Kent – Diane Lane) sembra sentirne moltissimo la mancanza anche perché è sotto attacco da parte di un antico nemico alieno, tale Steppenwolf, un guerriero cattivissimo ed enorme che sta approfittando dell’assenza del supereroe e della conseguente perdita di speranza della razza umana (che evidentemente non ha tanta fiducia negli altri supereroi) che gli rende più facile il tentativo di conquista. Ora che Superman non c’è più, il mostro sta cercando di rimettere insieme le quattro scatole madri aliene disseminate nell’Universo – dopo la vittoria sul mega cattivo – dall’unione delle Amazzoni con gli abitanti di Atlantide e i terrestri. Steppenwolf, come aveva già fatto allora, sta tentando di sprigionare quella forza e conquistare definitivamente la Terra (sì, lo so…la storia è assurda e sono oscene anche le scatole dal punto di vista visivo…e poi quanto è banale l’idea della scatola?) Batman (Ben Affleck) sta fronteggiando come po’ la situazione; non sa bene quanto sia grande il pericolo imminente ma ha già preso coscienza della necessità di un aiuto: è un uomo quasi cinquantenne che ha preso botte per tutta la vita ed è riuscito a sopravvivere solo grazie alla forza di volontà, al rigore negli allenamenti e alla disponibilità economica che gli ha garantito la tecnologia più avanzata (megaspottone per la BMW che ha realizzato un prototipo dell’auto di Bruce Wayne da capogiro) e la possibilità di essere aiutato in ogni situazione dal suo ‘maggiordomo’ tuttofare, Alfred (Jeremy Irons). Sa anche che malgiudicare Superman ha contribuito a portarlo alla morte – di cui si sente quindi in parte responsabile – e anche se avrebbe preferito ‘lavorare’ da solo, chiama a raccolta tutte le forze ‘buone’ di cui ha scoperto l’esistenza. La prima a cui si è già rivolto è Wonder Woman (Gal Gadot, la supereroina figlia di un’amazzone – la Regina Ippolita interpretata da Connie Nielsen- e di un Dio) che però ha abbassato le armi per quasi cento anni sentendosi responsabile della morte dei suoi compagni di lotta umani – soprattutto di Steve Trevor (Chris Pine), pilota e spia britannica con cui aveva una relazione durante la Prima Guerra Mondiale. Continua a temere il coinvolgimento di altre persone a cui potrebbe legarsi e che potrebbero fare una brutta fine ma cede, perché, a differenza di Batman, è stata avvertita da sua madre del rischio che la Terra sta per affrontare e conosce il nemico che dovranno affrontare. Batman dovrà convincere ad entrare nella Justice League anche Aquaman/Arthur Curry (Jason Momoa, Khal Drogo nella serie Il trono di spade, una botta di vita per le spettatrici), Flash (interpretato da uno degli attori più bravi in circolazione, Ezra Miller) e Cyborg (Ray Fisher).
Ma sarà abbastanza per salvare il mondo?
Dopo il successo al botteghino de I guardiani della galassia (film del 2014, diretto e co- scritto da James Gunn tratto dei fumetti Marvel) ho l’impressione che tutti i film del genere abbiano seguito un po’ quella linea e che tendano a marcare il lato comico dei personaggi anche quando questi non lo hanno. Si tratta di prodotti molto divertenti (ho riso moltissimo a Thor: Ragnarok) e pieni di effetti speciali che però perdono l’aurea mitica, il lato oscuro che li caratterizzava e che, forse, li rendeva interessanti, almeno ai miei occhi. Un esempio su tutti è la figura di Hulk (la parte umana al momento vede nei suoi panni quel figaccione di Mark Ruffalo) che è diventato una sorta di bambinone aggressivo che tenta solo di giocare con i suoi amici nonostante – e con – la sua goffaggine. Che ne è di tutta la drammaticità dell’essere mostruoso incapace di controllare la rabbia e lo straziante e incontrollabile  sentimento che lo lega a Vedova Nera (Scarlett Johansson), l’unica che riesce a calmarlo e a far ‘tornare’ Bruce Banner? Tutto è ridotto a superficie, eco di qualcosa che fu. Questo rischio vale anche per i personaggi della DC: Wonder Woman gigioneggia con il lazo che costringe le persone a dire la verità, Batman si rivolge a Aquaman chiamandolo ‘sirenetto’, Flash rischia di diventare un copione di Spiderman per età e leggerezza. La sensazione che mi ha lasciato è davvero che, ogni tanto, stessi osservando qualcuno giocare con dei pupazzetti vestiti da supereroi. Divertendomi per carità. Ma mi è un po’ mancato il crederci davvero e stare lì a fare il tifo, anche un po’ spaventati dall’estraneità e mostruosità dell’eroe mascherato, dall’alterazione che li ha portati a combattere, dall’assenza di un dio – uno vero – che li protegga, dall’incapacità dell’essere umano – e quindi anche mia – di riportare ordine da sé. Abbiamo ancora bisogno di supereroi. Il mondo DC qualcosa salva, marcando Batman in modo tale che la sua consapevolezza e la sua umanità siano evidenziati dalle sue difficoltà, ma qualcosa manca comunque e rimpiango i mondi durissimi delle trilogie di Tim Burton e Christopher Nolan, soprattutto perché quelli erano veri cattivi di cui avere paura.
Anche se per anni ho sognato Il Pinguino interpretato da Danny De Vito, per credere nei supereroi abbiamo bisogno anche di figure di quello spessore lì. Restituiteceli, per favore.

Il commento all’anteprima da me e David è dedicato al nostro amico Matteo, ospite originario di Uànema che non è potuto essere presente all’ultimo:

Justice League

Mi resta la sensazione che nel mondo degli eroi al giorno dopo si gigioneggi un po' troppo. Tantissima la nostalgia di Tim Burton – Official Page e Christopher Nolan. In ogni caso, sostituendo Matteo Bisignano (che era l'invitato ufficiale all'anteprima) a vedere Justice League Film con me è venuto – nuovamente – David Amrami <3 Warner Bros. Pictures Ben Affleck Henry Cavill Amy Adams « Gal Gadot Ezra Miller Jason Momoa – The Man Ray Fisher Jeremy Irons Diane Lane Connie Nielsen J. K. Simmons

Geplaatst door Uanema op zaterdag 25 november 2017