Andare al cinema senza sapere quasi nulla di quello che si sta andando a vedere è un grandissimo privilegio. Nonostante l’ambiente in cui trascorro la maggior parte del tempo, cerco di sapere il minimo indispensabile su un film che andrò a vedere; salto tutti gli articoli che posso, per poi recuperarli voracemente dopo che mi sono seduta in sala e ho vissuto quell’emozione, quella paura, quello stupore, quella tristezza, sdegno e immedesimazione in modo ‘vergine’. Mio.
Sedersi in una sala, senza nemmeno accorgersi della solita – pessima – scelta di titolazione italiana (è davvero necessario spoilerare? siamo un Paese che richiede sempre l’essere didascalici e in cui bisogna scrivere Gold – La grande truffa per far perdere due ore di meraviglioso interrogativo o oblio allo spettatore?) e lasciare che la propria pancia segua il racconto di un film di altissimo livello come Gold per me è come fare rafting.
Sono uscita con i capelli in aria e l’adrenalina a palla.
Mi sarei potuta mettere a correre.

La storia raccontata è quella dello scandalo Bre-X degli anni ’90, quando l’azienda canadese Bre-X Mineral Ltd. scoprì un enorme giacimento di oro in Indonesia, grazie all’intuizione di un imprenditore minerario e un geologo.
Patrick Massett e John Zinman (gli sceneggiatori di quel piccolo gioiellino costituito dalla serie tv Friday Night Lights) hanno preso spunto da questo incredibile evento reale e ne hanno fatto un film. Io mi sono seduta e mi sono ritrovata davanti Matthew McConaughey quasi irriconoscibile nei panni di Kenny Wells, grassoccio, calvo, con una dentatura imperfetta. Sono gli anni ’80 e siamo a Reno, in Nevada.
Kenny è il figlio del proprietario di una miniera, figlio a sua volta di un uomo che era arrivato in quella terra, scavando, con lo stesso fiuto, con la stessa spinta, con lo stesso desiderio per quella materia chiamata Gold. Oro. Suo padre cercava un posto da cui guardare il cielo. La finestra dell’ufficio della sua azienda creata grazie a quel fiuto è enorme.
Si vede solo un cielo blu. Kenny lo guarda. E forse vede altro. Proprio come suo padre. Forse entrambi sentono sentire pagliuzze dorate nell’aria. Io li guardo e mi chiedo questo: ‘chissà cosa sentono loro’. Mi è chiaro che vedono qualcosa che io non riesco a vedere. E mi è chiaro che anche Kay, la fidanzata di Kenny, – interpretata da una grandiosa Bryce Dallas Howard – sa che lui vede qualcosa che lei non riesce a vedere e a capire, ma senza il quale lui non potrebbe vivere. Dopo la morte del padre, l’azienda di famiglia va male. Kenny non si arrende. Vende tutto, si gioca tutto. ‘Ho fatto un sogno’ – dice. E così va a seguire quel sogno. Michael Acosta (Édgar Ramírez) è un geologo. Lo chiamano ‘The river walker’ per il suo metodo che gli ha fatto scoprire un importante giacimento nel passato. Ha una teoria sulla formazione di un’incredibile miniera d’oro che ha raccontato in ogni dove, come fosse una leggenda. Non è mai riuscito a trovarla. Ma Kenny ha fatto un sogno e non può fermarsi. Partono per la giungla, insieme. Il contratto della loro società è firmato su un tovagliolo. Soci al 50%, qualunque cosa accada. Vanno a cercare l’oro. Kenny si ammala di malaria. ‘Non farmi morire senza avermi fatto vedere qualcosa’, dice. E Michael annuisce.
Il resto andatevelo a vedere.
Ogni cosa ha la giusta misura, anche negli eccessi (la tigre, il vestito dorato di Key). La scelta delle musiche è pazzesca (Gold è cantata da Iggy Pop – eh sì – e poi ci sono Big Dipper, Kishi Bashy, The Isley Brothers, Richard and Linda Thompson, Orange Juice, New Order,Pixies, Joy Division, Television…), ogni scelta di messa a fuoco è ponderata ed equilibrata con tutto il resto. Mi sono esaltata anche per i costumi e per la selezione della luce fotografica in ogni inquadratura.
Ne avrei fermato ogni attimo per gustarmelo di più.
Quando un film è fatto bene si vede la differenza con tutto il resto.
‘A me dei soldi non me ne frega niente. A me interessa l’oro, che è molto diverso’ – dice il protagonista.
Il sistema cerca di fregarli perché loro ne sono fuori e non vogliono sottostare alle sue regole.
Ma Kenny vede qualcosa che gli altri – quelli dentro al sistema – non vedono.
Ha una visione, un sogno. E vede l’oro nell’aria.
Un film sull’amicizia, l’amore, sull’eredità, sulla terra, sulla parola data.

Stupendo. Davvero.

Segue il video di me e il mio amico Davide – esaltati – dopo l’anteprima.

Gold – La grande truffa

Fatevi un favore: comprate un biglietto per questo film: da stasera nelle sale cinematografiche italiane #Gold – La grande truffa di Stephen Gaghan con Matthew McConaughey, Edgar Ramírez, Bryce Dallas Howard Eagle Pictures Leone Film Group Capolavoro. Seguono le reazioni mie e di Davide dopo la visione dell'anteprima del film.

تم نشره بواسطة ‏‎Uanema‎‏ في 4 مايو، 2017