Il teatro alle volte funziona come una macchina del tempo. Ti riporta al tempo della meraviglia, dello zucchero filato e della plastilina. Riesce a farlo qualunque età tu abbia. È questo il caso di qualunque spettacolo dei Familie Flöz, compagnia tedesca pluripremiata che porta i suoi spettacoli che fondono il teatro di figura, il teatro in maschera, l’improvvisazione in giro per tutto il mondo.
Teatro Delusio è uno spettacolo che va in scena dal 2004. Gli attori utilizzano quelle maschere che sono ormai una specie di marchio di fabbrica del gruppo, sin dalla realizzazione dei primi esemplari nel 1994, da parte di alcuni ragazzi della Folkwang Universität di Essen che poi hanno dato vita alla compagnia. Mi sono chiesta se fosse tutto un sogno, una citazione di qualcosa che dovrei riconoscere. La bambina che muove il tutto, da cui parte il racconto, ha un corpo che non è un corpo. Viene mossa dagli attori dall’esterno. Ma è lei, la maschera, a dare dà vita al tutto. Gli attori ne omaggiano la capacità magica nell’incipit e nella chiusura. Il resto dello spettacolo è il dietro le quinte di un teatro dove succede di tutto. I tre tecnici Bob, Bernd e Ivan sono molto diversi e devono gestire sia se stessi, il lavoro e le attese del dietro le quinte di molteplici tipi di spettacolo (prosa, opera e balletto si mescolano senza soluzione di continuità) che la movimentazione degli attori in scena, gli arrivi inaspettati e gli imprevisti del mestiere. Essere a teatro e guardare ciò che succede nella parte che solitamente viene esclusa allo spettatore è una magia di per sé. Produce un po’ di quel brivido del fare una cosa un po’ proibita. I tre attori potrebbero andare avanti per ore su declinazioni infinite dello stesso schema, rendendo esplicito il meccanismo di costruzione del racconto che non può che non essere l’improvvisazione. Per me è stato un po’ come tornare a vedere qualcosa di cui riconosco perfettamente le regole, soppesando il lavoro dietro una cosa che potrebbe sembrare molto semplice, un po’ come il circo. Credo che per chi non è abituato ad andare a teatro, uno spettacolo dei Familie Flöz possa essere un bellissimo regalo. Perché lascia comunque in bocca quell’espressione lì: ‘Che meraviglia’.